Progettata per trasporre sui modelli di classe media le capacità produttive delle versioni di classe superiore, la nuova mietitrebbia ibrida “Ch 7.70” di New Holland porta al debutto l’inedita tecnologia “Crossover Harvesting”, realizzata mediante l’affiancamento di una separazione biassiale “Twin Rotor” a soluzioni di trebbiatura convenzionali.
Fino alla fine del secolo scorso la priorità era il tempo. In campo, durante le fasi di raccolta, la quantità del lavoro svolto era prioritaria rispetto alla qualità dello stesso e di conseguenza l’imperativo vigente era quello di portare a termine le attività in campo il prima possibile. L’evoluzione vissuta dal comparto negli ultimi 20 anni, volta a privilegiare in modo crescente la qualità del prodotto finito, ha però costretto tutti gli imprenditori agricoli e quindi anche quelli cerealicoli a valorizzare sempre più l’integrità e la pulizia dei raccolti, pena il rischio di veder decurtato, anche pesantemente, il valore del proprio lavoro.
In tale ottica, non stupisce quindi se a livello commerciale agricoltori e contoterzisti hanno progressivamente scelto di privilegiare le mietitrebbia che meglio conciliano la velocità e l’efficienza del lavoro con il rispetto del prodotto finito, due obiettivi che non a caso New Holland ha posto alla base del progetto “Ch”, volto a realizzare quella mietitrebbia ibrida che è poi stata siglata “Ch 7.70” e che si propone di offrire anche alle aziende di medie dimensioni che operano principalmente nella risicoltura e maiscoltura una macchina di classe media che nulla abbia da invidiare in termini di produttività oraria ai modelli di classe superiore.
Proprio per tale ragione, i tecnici New Holland hanno deciso di puntare su una tecnologia ibrida, denominata “Crossover Harvesting”, realizzata mediante l’affiancamento del collaudato sistema di separazione biassiale “Twin Rotor” che caratterizza i modelli serie “Cr” con le soluzioni di trebbiatura convenzionali proposte dalle versioni serie “Cx”. Ne è quindi derivata una macchina in grado di assicurare un’efficienza operativa fino al 25 per cento superiore rispetto a una mietitrebbia convenzionale di pari categoria potendo giovarsi dell’azione combinata di un battitore da 610 millimetri di diametro, operante congiuntamente a un controbattitore a sezioni, con due rotori da tre metri e 45 centimetri di lunghezza e da 525 millimetri di diametro che realizzano una superficie di separazione totale di quasi tre metri quadri.
Il sistema “Twin Rotor” peraltro, oltre a garantire il massimo rispetto della granella minimizzando rotture e fessurazioni grazie alla trebbiatura che avviene per effetto di sfregamento e velocità centrifuga, è anche in grado di lavorare con successo le paglie umide tipiche della risicoltura grazie alla presenza di un profilo a spirale dei rotori che migliorano l’alimentazione e di componenti dedicati alla trebbiatura e alla separazione che esprimono le rispettive e migliori capacità quando chiamati a confrontarsi con prodotti non secchi. I medesimi gruppi operano inoltre con la stessa efficacia anche su mais e grano, permettendo agli operatori di passare da un prodotto all’altro in meno di venti minuti, il tempo necessario per sostituire le griglie dei due controbattitori.
A velocizzare le attività di raccolta concorre poi sia la possibilità di gestire direttamente dalla cabina la regolazione del regime di lavoro del battitore e la registrazione del controbattitore, sia la presenza del sistema “Opti-Thresh” che adegua la sgranatura allo stadio di maturazione e alla resa del prodotto modificando la posizione della parte posteriore del controbattitore. Con il sistema in posizione chiusa, il controbattitore ha un angolo di avvolgimento completo, ma tale parametro è modificabile grazie alla parte superiore del controbattitore incernierata se si vuole realizzare una sgranatura più delicata e una miglior qualità della paglia.
Nel caso poi durante il lavoro la macchina passi da fondi pianeggiati a terreni in pendenza entra in funzione il sistema “SmartSieve”, in grado di compensare automaticamente le pendenze laterali fino al 25 per cento, mantenendo i crivelli perfettamente bilanciati, e di calibrare l’azione dei crivelli in base alla velocità del ventilatore e alla dimensione dei chicchi, in modo da determinare l’angolo di lancio ottimale.
Operano in maniera analoga, modulando la velocità in funzione dell’inclinazione della macchina, anche il sistema “Opti-Fan”, orientato a compensare automaticamente le variazioni di transito del prodotto raccolto sul cassone crivellante, e il sistema di pulizia “Triple Clean”, in grado di incrementare la capacità di pulizia anche del 15 per cento con l’aggiunta di una cascata supplementare al centro del piano preparatore.
Così configurata la macchina è quindi in grado di assicurare la massima efficienza operativa indipendentemente dalle condizioni di raccolta, complice anche la presenza di un motore Fpt Industrial serie “Cursor 9” a sei cilindri da otto litri e 700 centimetri cubi in grado di erogare fino a 374 cavalli di potenza massima. Omologato stage V attraverso la tecnologia “Hi-eScr 2”, solo un catalizzatore doc e sistemi scr, senza alcun ricorso a impianti egr e a filtri dpf, il propulsore opera sulla base di distribuzioni a quattro valvole per cilindro e a sistemi di alimentazione common rail di terza generazione in grado di raggiungere pressioni di iniezione superiori ai due mila bar, soluzioni che nel loro insieme concorrono a realizzare erogazioni lineari e progressive che minimizzano gli assorbimenti energetici e, di conseguenza, i consumi di carburante.
Anche la testata dedicata
In grado di lavorare con l’intera gamma di testate “VariFeed” fino a nove metri e 15 centimetri di larghezza operativa, la nuova “Ch 7.70” opera al meglio delle proprie potenzialità in abbinamento alla nuova testata da otto metri e 53 centimetri di larghezza appositamente sviluppata da New Holland per tale tipologia di macchina. L’adattatore frontale del sistema di alimentazione può inoltre essere regolato meccanicamente in modo da garantire un perfetto allineamento con la testata, ottimizzando in tal modo l’angolazione per ogni diversa testata così da generare un flusso di prodotto più fluido e di conseguenza una maggiore capacità produttiva.
Suite di lusso
La mietitrebbia ibrida “Ch 7.70” di New Holland è equipaggiata con la cabina “Harvest Suite Deluxe”, vano mutuato dai modelli di classe superiore e quindi in grado di assicurare livelli di comfort e di insonorizzazione di standard superiore alle medie di categoria che giovano alla produttività integrandosi con la presenza di numerosi automatismi tesi a minimizzare i tempi di lavoro e a migliorare le prestazioni della mietitrebbia. Fra questi il joystick multifunzione “CommandGrip” integrato nella console posta sul lato destro della poltrona di guida. La posizione della console è regolabile e il joystick permette di accedere a tutti i comandi principali, ivi compreso il controllo a pulsante della velocità di lavoro, reagendo alla forza applicata in maniera proporzionale. Di serie anche il monitor “IntelliView IV” che fornisce informazioni sui dati prestazionali, sulle statistiche operative e sulle scadenze di manutenzione, ottimizzando il rendimento della mietitrebbia. Lo schermo è di tipo touchscreen e la programmazione della macchina è facilitata dalla presenza di menù preimpostati che settano le regolazioni in funzione del prodotto su cui si lavora, impostazioni peraltro memorizzabili per un utilizzo successivo quando dovessero ripresentarsi le stesse condizioni di lavoro.